Dopo la presentazione del programma avvenuta il 12 aprile presso l’Università degli Studi di Udine e il primo incontro svoltosi all’Auditorium comunale di Prato Carnico il 31 maggio, è in arrivo la seconda tappa dell’ottava edizione della Dolomiti Mountain School. Questo percorso è nato per favorire lo sviluppo di una cultura del paesaggio e una riflessione sui metodi e gli strumenti di governance e gestione dell’ambiente e del territorio, in particolare quello del Bene Dolomiti UNESCO. Stavolta ci si confronterà sul tema del paesaggio e delle strutture abbandonate, con un focus sulla “rilettura e riappropriazione” di questi spazi. L’evento si svolgerà venerdì 21 giugno, dalle 9.30 alle 18, nella Sala azzurra della Parrocchia Santa Maria del Rosario a Forni di Sotto (UD), in via Baselia n. 21. La giornata inizierà con i saluti istituzionali dell’Amministrazione Comunale di Forni di Sotto, cui seguirà la presentazione del programma, a cura di Pierpaolo Zanchetta, del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia, e Gianpaolo Carbonetto, giornalista e studioso di culture della montagna nonché coordinatore della Dolomiti Mountain School, che guiderà l’intera sessione. Seguirà una serie di interventi da parte di vari esperti e docenti: Alessandra Marin, professoressa associata di Urbanistica dell’Università di Ferrara, parlerà delle pratiche di riuso creativo tra paesaggio e patrimonio costruito; Fabiola De Battista, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Belluno, converserà sul futuro del villaggio di Borca di Cadore di Edoardo Gellner. Francesco Tortori ed Erica Ferigo, rappresentanti di Spazi Indecisi di Forlì, affronteranno il tema della rigenerazione urbana. Lorenzo Migliorati, professore associato di Sociologia dell’Università di Bergamo, parlerà della modernità industriale nelle Terre Alte. Nel pomeriggio, le presentazioni continueranno con un focus su progetti specifici e casi di studio. Paolo Bon, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Udine, presenterà il progetto “Pineland: da un progetto anni Sessanta a un futuro possibile”. Alberto Sdegno, professore ordinario di disegno, e Luca Zecchin e Alberto Cervesato, ricercatori in Composizione architettonica, tutti dell’Università di Udine, discuteranno delle architetture interrotte e dei paesaggi di rigenerazione. Giulia Paron e Ilenia Iuri, del Circolo Cas*Aupa APS di Udine, presenteranno un progetto di ricerca etnografica partecipata sul Parco Ardito Desio di Udine. Stefano Tubaro, fotografo, illustrerà il suo lavoro “Tracce di passaggio”, mentre Emanuela Bonini Lessing, professoressa associata di Design dell’Università IUAV di Venezia, parlerà del design della comunicazione visiva tra museo e territorio. Infine Gabriele Toneguzzi, docente di Museum exhibit design allo IUAV e di progettazione all’Università di Ferrara, chiuderà le presentazioni parlando dei nuovi ruoli per l’exhibit design nel contesto della Carnia. L’evento si concluderà con un dibattito tra i partecipanti. L’incontro è organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la Comunità di montagna della Carnia, l’ASCA / Leggimontagna – Cortomontagna e l’Università degli Studi di Udine, oltre all’Ordine degli Architetti APPC di Udine, al Comune di Forni di Sotto e al Parco Naturale Dolomiti Friulane.