Si è dimezzato, nell’arco dell’ultimo anno, il numero dei nati nella colonia di grifoni che gravita attorno alla Riserva naturale regionale del lago di Cornino: dalla sessantina di giovani involati registrata nel 2023 si è passati a circa 30. E’ l’effetto – ha spiegato il direttore scientifico della Riserva, Fulvio Genero, nel corso dell’evento annuale “Vivi e Liberi di Volare”, svoltosi domenica 1 settembre – del divieto di rifornire il punto di alimentazione con carne di maiale o cinghiale, conseguente alle misure di contenimento della peste suina. Si è quindi dovuti passare alla carne bovina e ovicaprina, ma solo a seguito di adeguamenti normativi e di mezzi e strutture della Riserva: si è così verificata una riduzione della quantità di alimenti messa a disposizione della specie (cui continuano peraltro a venire destinate le carcasse di esemplari di fauna selvatica, quali cervi e caprioli, investiti sulle strade e recuperate dal Corpo Forestale regionale).
«Ciononostante – ha reso noto il direttore scientifico – non si è registrato, per fortuna, alcun decesso: la colonia si è insomma mantenuta integra, perché i grifoni si sono dimostrati in grado di provvedere anche autonomamente alla propria alimentazione, ampliando l’areale della ricerca di cibo. E’ un buon segnale. La minor disponibilità al carnaio, tuttavia, ha influito sul successo riproduttivo, che è appunto calato».
A coronamento della giornata, che ha offerto una ricca sezione divulgativa (a quello di Genero si sono affiancati gli interventi di Thomas Cargnelutti, zootecnico ed operatore della Riserva, Tiziano Fiorenza, divulgatore e naturalista, Andrè Stadler, direttore dell’Alpenzoo di Innsbruck, e Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva di Bussolengo) e richiamato, come sempre, un folto pubblico, sono stati reimmessi in natura numerosi esemplari di fauna selvatica (in parte salvati e curati dal CRAS di Campoformido): il momento più iconico e atteso di “Vivi e liberi di volare” ha restituito la libertà, in particolare, a tre maestosi grifoni. Uno, di ben 36 anni, è un “veterano” del Progetto Grifone: era stato infatti uno dei primi rilasciati, nel 1993, dopo l’avvio del piano di ripopolamento della specie. Arrivato in Riserva in uno stato precario, dovuto proprio a carenza nutrizionale, è stato controllato e riportato in buone condizioni, tanto che ora, appunto, ha potuto riconquistare il cielo. Gli altri due sono, invece, giovani di 2 e 3 anni: erano stati catturati nei giorni scorsi nell’ambito delle costanti campagne di monitoraggio sanitario condotte dalla Coop Pavees, che gestisce il sito protetto. Non erano inanellati, dunque non si sa se siano nati nei pressi della Riserva oppure in Croazia, area geografica con la quale si è ormai da tempo instaurato un importante corridoio di volo, con continui interscambi di rapaci.
Evento molto partecipato, come detto, “Vivi e Liberi di Volare” ha confermato il suo ruolo di proposta di punta della stagione della Riserva di Cornino: «Giunti a settembre – commenta il presidente della Coop Pavees, Luca Sicuro – possiamo trarre un primo bilancio, certamente di successo. Abbiamo registrato un’importante crescita del numero di visitatori, constatando in particolare, con piacere, l’incremento delle visite di giovani: evidentemente l’uso dei canali social, sul quale negli ultimi anni si è puntato, sta producendo i suoi effetti, richiamando l’attenzione delle nuove generazioni».
Forte compiacimento per l’esito della giornata è stato espresso dal vicesindaco di Forgaria con delega alla Riserva Luigino Ingrassi: «Abbiamo accolto a Cornino – dichiara – tante persone, nella miglior tradizione dell’evento, che grazie alla sua strutturazione sa richiamare un pubblico folto e anagraficamente vario, come del resto avviene per la maggior parte delle proposte inserite nel calendario annuale della Riserva, polo sempre più attrattivo. Si va dunque avanti su questa strada, con l’obiettivo di consolidare i risultati ottenuti».