L’83% dei 173 comuni del territorio friulanofono assicura la segnaletica stradale bilingue italiano-friulano sul proprio territorio. Nello specifico, il 91% dei comuni dell’ex provincia di Udine, il 73% dell’ex provincia di Pordenone e il 75% dell’ex provincia di Gorizia. Un dato in linea con le norme di tutela delle lingue minoritarie stabilite dal Consiglio d’Europa e ratificate dallo Stato italiano. Da questo punto di vista il Friuli Venezia Giulia è una delle Regioni più virtuose nell’ambito dell’Unione europea, non solo per l’alta presenza della segnaletica nell’ambito linguistico friulano, ma anche in quello delle aree in cui si parla sloveno e tedesco.Per quanto riguarda la lingua friulana, a svolgere il ruolo di supporto e consulenza linguistica nel garantire il pieno rispetto della grafia ufficiale della lingua friulana e della forma corretta dei toponimi è l’ARLeF, Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane. Il servizio è indirizzato a Enti locali, FVG Strade, Società Autostrade Alto Adriatico, Direzioni centrali e Servizi della Regione Autonoma Friuli – Venezia Giulia, EDR di Udine, Pordenone e Gorizia e, in generale, a tutti i soggetti pubblici o privati che hanno necessità di apporre la segnaletica e cartellonistica in lingua friulana. Al fine di agevolare tutti gli enti che si occupano della apposizione della segnaletica, l’ARLeF ha realizzato una pagina web con tutte le indicazioni su come procedere, con gli esempi di segnaletica corretta ed errata, che si trova sul sito www.arlef.it
Sempre nel sito dell’ARLeF, si trova l’elenco di tutti i toponimi ufficiali in lingua friulana approvato dal Presidente della Regione. Il bilinguismo visivo non riguarda solo la segnaletica stradale ma anche la cartellonistica, i supporti visivi in genere e i mezzi di trasporto. La L.R. 29/2007 prevede che sul territorio friulanofono i cartelli, le insegne e ogni altra indicazione di pubblica utilità esposta al pubblico negli immobili sede di uffici e strutture operative debbano essere corredati della traduzione in lingua friulana, con pari evidenza grafica dell’italiano. L’ex provincia di Udine è anche in questo la più virtuosa, con il 24% di cartellonistica bilingue. Il bando che proprio in questi giorni l’ARLeF ha emanato a favore degli enti locali, riguarda appunto la cartellonistica esterna agli edifici, la cartellonistica informativa o turistica e i supporti visivi sui mezzi di trasporto. Un’azione pensata per dare ulteriore attuazione alla legislazione di tutela della lingua friulana (la scadenza del bando è il 16 settembre, tutte le informazioni sono disponibili al sito www.arlef.it, sezione Pubblicità legale).
“A prescindere dagli obblighi di legge – ha commentato il presidente dell’ARLeF, Eros Cisilino – la presenza della lingua friulana sulla segnaletica stradale e sui supporti visivi in genere è importante. La Pubblica amministrazione tocca quotidianamente la vita dei cittadini. Per questo sia le norme europee, sia quelle statali e regionali, considerano la presenza delle lingue minoritarie nei servizi pubblici un elemento essenziale per garantirne lo sviluppo”.
“Il plurilinguismo – ha aggiunto Cisilino – è uno straordinario strumento di promozione turistica del territorio. Lo dimostrano le numerose realtà regionali in Italia e nel mondo che hanno saputo utilizzare anche la segnaletica stradale e i supporti visivi in genere per rimarcare l’identità storica e linguistica dei luoghi”.