Halloween è ormai alle porte, tra feste in maschera e scherzi da brivido, leggende e zucche da decorare. Per l’occasione Campeggi.com ha preparato un itinerario tutto italiano che tocca 10 (+1) destinazioni legate a leggende, tradizioni, luoghi e misteri “spettrali”.
Un viaggio che parte dal Nord, con la leggenda della Dama Bianca in Friuli Venezia Giulia, e che passa per l’Umbria, dove si trova il pozzo di San Patrizio, e le Marche, con il suo Cimitero delle Mummie, per arrivare a Palermo dove un numero incalcolabile di diavoli protegge un antico tesoro. Per i più timorosi è prevista una sosta “bonus” in Campania, dove nel campo di zucche è possibile immergersi nell’atmosfera americana del Pumpkin Patch.
FRIULI VENEZIA GIULIA – La leggenda della Dama Bianca
Tra le bellezze della costa giuliana spiccano i ruderi bianchi del Castello Vecchio di Duino, che custodiscono la leggenda della “Dama bianca”. La storia narra di un cavaliere che, infastidito dall’animo “generoso” della sua sposa Esterina da Portole, escogitò un piano per ucciderla. Una notte la attirò con l’inganno e la gettò in mare dalle mura del Castello; la donna, nel cadere, lanciò un urlo soffocato e rimase pietrificata. Da quel giorno, tutte le notti, la dama si stacca dalla roccia e attraversa le stanze del castello fino a quella del suo bambino, per poi tornare, al sorgere del sole, a trasformarsi in pietra bianca.
TRENTINO – Il fantasma di Belfort
In Trentino, una leggenda si aggira fra i ruderi del Castel Belfort, a Spormaggiore, nel territorio di Dolomiti Paganella. Costruito come castello medioevale intorno al 1311 da Tissone, nel 1670 venne distrutto da un incendio e fu ricostruito completamente dalla famiglia Saracini come una moderna fortezza. La leggenda riguarda il cavaliere Cristoforo Altspaur della famiglia Reifer, proprietario del castello verso la metà del 1400: colpito da attacchi di pazzia e paranoia, tentò di uccidere la sua terza consorte Orsola, convinto della sua infedeltà. Ora Cristoforo è un fantasma assetato di vendetta e la sua presenza aleggia tra le rovine del castello in cerca di prove del tradimento.
LIGURIA – Il borgo delle streghe
In Liguria, in provincia di Imperia, si trova la “Salem d’Italia”. Triora è infatti il borgo medievale che è stato soprannominato “Paese delle streghe” in seguito a una tragica storia che risale al 1500, quando alcune donne del luogo vennero accusate di stregoneria; in ricordo di questi tragici eventi, ogni anno, la prima domenica dopo Ferragosto, tra le vie del paese si tiene una festa chiamata Strigora. Triora è un borgo incantato da scoprire passo dopo passo, tra stradine dai nomi suggestivi, il Museo Etnografico e della Stregoneria, la statua della strega e la “cabotina”, ossia la grotta delle streghe.
EMILIA ROMAGNA – Il pianto color del cielo
Il castello di Montebello, nell’entroterra riminese, è un luogo suggestivo e paranormale, meta ideale per chi è alla ricerca di magia e mistero. Nasconde infatti la leggenda di Guendalina Malatesta, nota anche come Azzurrina: una bambina nata albina alla quale i genitori, per celarne la diversità che al tempo veniva legata al demonio, tinsero di nero i capelli che, così, assunsero riflessi azzurri. Nella notte del Solstizio d’Estate del 1375, Azzurrina, giocando, si spinse fino alle cantine del castello, restando intrappolata nella neviera; quando i genitori si accorsero della sua scomparsa la cercarono invano. Così, ancora oggi, pare che “allo scadere del solstizio estivo di ogni lustro, un suono proveniente da quel sotterraneo si faccia ancora sentire”.
TOSCANA – La spada nella roccia
Per chi è alla ricerca, in occasione di Halloween, di leggende antiche, Campeggi.com consiglia una gita presso l’Abbazia di San Galgano, ridotta oggi alle sole mura. Poco distante, salendo lungo la collina, si raggiunge l’Eremo di Montesiepi in cui è custodita la “spada nella roccia”; si narra che a incastrarla nella pietra fu il cavaliere Galgano Guidotti, che la usò come croce per le sue preghiere dopo aver deciso di abbandonare la vita dissoluta e di ritirarsi come eremita. Secondo la leggenda, nel corso della storia tre monaci tentarono, senza successo, di estrarre la spada e rubarla, ma la spezzarono e furono puniti dal castigo divino: uno annegò in un fiume, un altro fu incenerito da un fulmine, mentre il terzo venne aggredito da un lupo che gli risparmiò la vita solo per intercessione dello stesso Galgano.
LAZIO – Bomarzo, il giardino dei mostri misteriosi
Arroccati sul Monte Cimino, nell’alto Lazio, i Giardini di Bomarzo sono perfetti per un brivido romantico. Nacquero nel Sedicesimo secolo per volere del Principe Pier Francesco Orsini che, alla morte dell’amata moglie Giulia Farnese, decise di trasformare le gigantesche rocce che giacevano nel parco della sua tenuta in figure ispirate a miti, leggende e personaggi della letteratura. Queste giganti sculture simboleggiano gli ostacoli della relazione dei due amanti, ma anche quelli che ciascun essere umano si trova davanti nel cammino della vita.
UMBRIA – Un pozzo a Orvieto per collegare l’aldilà
Un collegamento con il mondo dell’aldilà? Si trova a Orvieto ed è il “Pozzo di San Patrizio”. Costruito nella prima metà del Sedicesimo secolo per sopperire alla mancanza di acqua e inizialmente chiamato “Pozzo della Rocca”, in epoca ottocentesca assunse il nome attuale per volere dei Frati del Convento dei Servi che si ispirarono a una leggenda irlandese secondo la quale San Patrizio era solito pregare all’ingresso di una grotta senza fondo — sull’isolotto del Lough Derg — sfidando i fedeli a compiere prove molto difficili. Da qui, dopo aver visto le pene dell’Inferno si poteva accedere al Purgatorio, mentre ai più valorosi si sarebbero svelate le porte del Paradiso.
MARCHE – Il cimitero delle mummie
Trovarsi faccia a faccia con una mummia è possibile: basta entrare nella Chiesa dei Morti di Urbania, già Cappella Cola, fondata nel 1380. Qui, in una piccola cripta dietro l’altare, si trovano infatti i corpi mummificati di 18 persone che risalgono al 1600 circa e che vennero rinvenuti nel 1833. I corpi vennero sepolti dalla Confraternita della Buona Morte (fondata nel 1567) nel cosiddetto Cimitero delle Mummie che si trovava dietro la Cappella: tante sono le teorie legate al motivo della mummificazione naturale, tra cui l’ipotesi che si debba a una particolare muffa presente nel terreno in cui vennero posti i cadaveri. Ognuna di queste mummie ha una storia da raccontare: dall’uomo sepolto vivo in stato di morte apparente alla donna deceduta di parto cesareo, fino al giovane accoltellato al cuore durante una festa.
PUGLIA – Il mistero dei templari tra le colline andriesi
Inserito tra i luoghi Patrimonio UNESCO, Castel del Monte è tra i simboli pugliesi per eccellenza e, secondo alcuni, l’anima di Federico II di Svevia vagherebbe ancora oggi tra queste mura. Molto curioso è il reiterare del numero 8: la pianta del castello è un ottagono, 8 torri ottagonali, 8 stanze del labirinto, 8 finestre per piano, 8 foglie di vite sulla volta, e via dicendo. Il numero 8 rappresenterebbe anche l’infinito e l’unione tra Dio e l’uomo: si pensa, infatti, che Federico II incontrasse spesso in gran segreto i rappresentanti dei più importanti ordini religiosi e che all’interno del castello fosse custodito il Sacro Graal.
SICILIA – I diavoli e l’enigma della Zisa per l’amor perduto
Pronti a incontrare i diavoli? Fuori le mura di Palermo si trova il sontuoso Castello della Zisa, all’interno del complesso Genoardo (Parco reale Normanno). Entrando, proprio sull’arco d’ingresso, si nota un affresco barocco de “I Diavoli della Zisa”, con una serie di figure che, per tradizione, si ritiene impossibile contare: custodi tenaci di un tesoro, confondono chiunque tenti di risolvere l’enigma. Leggenda vuole che due giovani innamorati El-Aziz (da qui Zisa in dialetto) e il figlio del Sultano Azel Comel, fuggiti dalla Libia con l’immensa fortuna sottratta al padre di lui, raggiunsero Palermo. Dopo aver ordinato la costruzione del Castello, la giovane El-Aziz si tolse la vita avendo ricevuto la dolorosa notizia della scomparsa della madre. L’amato, rimasto vedovo, mise al riparo tutte le sue ricchezze sotto la protezione di un sortilegio e si lasciò consumare dal dolore.
CAMPANIA – Le zucche di Halloween in provincia di Caserta
Per i più timorosi, Campeggi.com consiglia una sosta “dolce” a Pignataro Maggiore (Caserta), dove si trova il Giardino delle Zucche più grande d’Europa: un vero e proprio tuffo nell’atmosfera statunitense dei cosiddetti “Pumpkin patch”. Aperto fino al 31 ottobre, il giardino sarà un’ottima meta per passare una giornata a contatto con la natura, tra animali e le misteriose strade di un labirinto di mais che si estende per 7.000 mq. All’insegna della sostenibilità e contro la lotta agli sprechi, nel pumpkin store si potranno acquistare libri, fiori essiccati, pannocchie, spezie e gadget a tema autunnale.