Avvicinare la musica alla natura, percorrendo i sentieri che a Montenars conducono ai boschetti circolari costruiti dall’uomo per catturare gli uccelli, ora riconvertiti a teatri all’aperto, è stata la missione di “Note nei roccoli” fin dalla prima edizione del 2017. Ad oggi, la manifestazione ha prodotto 30 concerti (con oltre duemila presenze), ai quali per l’edizione del 2024 se ne aggiungeranno altri 4, dal 23 giugno al 18 agosto, con un evento a sorpresa previsto per settembre. L’edizione numero 8 del festival, che si avvale del sostegno della Regione, prenderà avvio domenica 23 giugno alle 14.30, in occasione della festa “Andar per roccoli”, con l’esibizione del fisarmonicista friulano Paolo Forte nel Roccolo di Manganel. In caso di maltempo, il concerto si svolgerà nella struttura coperta di Curminie.
Il secondo appuntamento vedrà protagonista il gruppo piemontese dei Trigomigo, che il 7 luglio suonerà nel Roccolo del Postino portando in Friuli la musica (e la cultura) delle vallate occitane della provincia di Cuneo, interpretata secondo un’impronta tradizionale. Nel Roccolo di Spisso il 4 agosto si esibirà il Duo T.T.T. con l’etnomusicologo Renato Morelli alla fisarmonica e Bice Morelli al violino: verrà proposto un itinerario ragionato di musica popolare di Trentino, Tirolo e Ungheria. Infine il 18 agosto, nella cornice del Roccolo di Pre Checo, sarà la volta del Passamontagne Duo, formato da Massimo Losito alla fisarmonica e Valentina Volonté alla voce e chitarra, musicisti provenienti dall’area montana della Val Grande nel Verbano.
Paolo Forte, fisarmonicista e “fisarmonicante” come ama definirsi, è anche compositore eclettico e talentuoso. Si è esibito in tutta Europa, dal Portogallo alla Russia, dalla Finlandia alla Grecia. Grazie al grande estro creativo e all’innata curiosità, ha collaborato con importanti scrittori, attori, fotografi: tra questi Moni Ovadia, Philipe Daverio, Pino Roveredo, Paolo Youssef, Alberto De Bastiani. Vincitore di premi e concorsi in tutta Italia, ha composto colonne sonore per film e documentari. Tra i suoi album sperimentali a distinguersi è “Tempo”, inciso in Scozia in un enorme ambiente sotterraneo con il più lungo riverbero del mondo.
Il Roccolo di Manganel, una delle quattro uccellande storiche ancora presenti a Montenars, fu impiantato negli anni Venti dello scorso secolo dal maresciallo dei carabinieri Giovanni Manganelli. È costituito da due corpi vegetali, entrambi in lieve pendenza, sovrastati da un casello a torretta posto al centro dell’impianto: si tratta di un tondo e di un’area rettangolare che costituiva la passata. Il perimetro dell’anello è caratterizzato da un doppio filare di carpini. Il casello, disposto su tre piani, è stato ricostruito riproponendo il volume preesistente.