Eccoci provare una nuova ricetta friulana. Questa volta per sicurezza ci siamo affidati all’esperienza di Paola Not che, per l’occasione, ci ha spiegato una sua ricetta alla scoperta delle tradizioni culinarie del Friuli, ecco i Cjalsòns (o Cjarsòns). Come cosa sono?!?

I Cjalsòns sono fra i piatti più poveri della cucina carnica tradizionale, sono dei ravioli che giocano il loro successo per il contrasto dolce-salato del ripieno e per questo sono stati riscoperti ed elevati a piatto da ristorazione negli anni 1970 dal cuoco carnico Gianni Cosetti. Un’unica ricetta non è mai esistita, ogni mamma faceva la sua, noi vi presentiamo la nostra per una cinquantina di Cjalsòns.

Ripieno:

– 100gr di amaretti
– 30gr di uva passa, preferibilmente fatta ammorbidire
– 6 fichi secchi tritati
– 1 cucchiaio di cacao
– Cannella q.b.
– 1 dose di Vanillina
– Buccia grattugiata di mezzo limone
– 50gr di ricotta affumicata
– 4 tazze di caffè
– 100gr di burro, in cui si deve far rosolare mezza cipolla per poi toglierla

Pasta:

– 250gr di farina bianca
– Acqua calda salata

Preparazione:

Impastare la farina con acqua e lasciar riposare per mezz’ora.
Nel frattempo, mescolare bene tutti gli ingredienti del ripieno.
Stendere la pasta sottile e ritagliare a dischetti con un bicchiere.
Riempire i dischetti con il ripieno e quindi chiuderli.
Farli bollire in acqua bollente salata per 2/3 minuti.
Toglierli con una schiumaiola e adagiarli delicatamente su un piatto.
Condirli col burro fuso, ricotta affumicata e una spolverata di cannella.

Il Consiglio della Zia: sono più buoni uno o due giorni dopo la preparazione!

Varianti:

Per il ripieno si può aggiungere della grappa, qualche noce/mandorla tritata e del latte per ammorbidire, oppure si può usare soltanto erba cipollina, marmellata, prezzemolo e ricotta.
In alternativa al burro, può essere utilizzato l’ont (burro schiumato da cui è stata eliminata l’acqua e raddensato per facilitarne la conservazione nei mesi estivi), che in tempi passati veniva largamente utilizzato nella cucina carnica nell’impossibilità di conservare il burro per lunghi tempi.

Video:

Questo era “Alla scoperta delle tradizioni culinarie del Friuli, ecco i Cjalsòns” di ATOR FVG, per altre curiosità LEGGI QUI TUTTI I NOSTRI ARTICOLI!

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